La moglie, la figlia e la nipote di Tolstoj si raccontano: un appassionante libro di Marta Albertini per Vita Activa Nuova

È stato pubblicato nel novembre 2021, per le edizioni Vita Activa Nuova di Trieste, il libro di Marta Albertini Una genealogia ritrovata. La moglie, la figlia e la nipote di Tolstoj si raccontano, curato e tradotto dal francese (la lingua in cui Marta Albertini scrive) da Laura Ricci.

Marta Albertini
Una genealogia ritrovata. La moglie, la figlia e la nipote di Tolstoj si raccontano
Edizioni Vita Activa Nuova, Trieste, 2021
Cura e traduzione di Laura Ricci
euro 17,00
ISBN 9 791280771001
Per ordinare il libro ordini@vaneditrice.it

Come ben si deduce dal sottotitolo, Marta Albertini, che di Lev Tolstoj è la pronipote, ricostruisce in queste sue memorie le figure della bisnonna Sof’ja Andreevna, della nonna Tat’jana L’vovna Tolstaja e della madre Tat’jana Michajlovna Suchotina, nipote prediletta del grande scrittore, andata sposa a Leonardo Albertini, figlio di Luigi Albertini, fondatore e direttore del Corriere della Sera. Il libro è corredato anche da un ricco album fotografico di immagini relative alla famiglia Tolstoj. Nella foto della quarta di copertina, fatta da Sof’ja Andreevna, sono riprese Tat’jana L’vovna Tolstaja e la figlia Tat’jana Michajlovna Suchotina detta Tan’ja a quattro anni.

“Il volume ha il pregio di far rivivere una genealogia femminile a lungo ignorata – si legge nell’introduzione di Laura Ricci – e, quel che vale ancora di più, di riportarla in vita attraverso le parole delle stesse protagoniste. È, al tempo stesso, molto più della ricostruzione di una storia familiare, perché oltre alle ave femminili molte altre figure della famiglia Tolstoj e del suo entourage vengono tratteggiate con una vivacità documentata e insolita, e naturalmente viene illuminato da una luce particolare e inedita lo stesso Tolstoj. Non può non addentrarsi, infine, nella tormentata storia della rivoluzione russa, così strettamente intrecciata al pensiero e alla vita di Tolstoj e alla diaspora della famiglia; ma ce la mostra – e questo è un valore ulteriore – attraverso gli aspetti più quotidiani, nascosti e minuti, quelli che toccano e complicano la vita delle persone comuni. Ha inoltre il merito di avvicinare a tutto questo con un linguaggio coinvolgente e acuto, trascinando chi legge nell’itinerario partecipato dell’autrice, che si accosta a questi ricordi con emozione, profondità psicologica, affettuosa pietas e, al tempo stesso, con lo spigliato brio e l’ironia garbata che sono proprie della migliore tradizione della memorialistica di stampo francese”.