In viaggio. Grani di Saudade

La poesia di Laura Ricci e il segno pittorico di Salvatore Ravo per tracciare, con un viaggio in versi e in immagini, un itinerario di luce attraverso terre situate lungo la più antica e appassionante direttrice di sfida, conoscenza e scambio: il mare.
Accanto alla luce e al colore, innumerevoli allusioni e rimandi più o meno cifrati, che potranno condurre chi legge a viaggiare nei testi e nelle immagini a vari e diversi livelli. Non importa comprendere tutto ma, come nel mito o nella mistica, l’attitudine migliore è abbandonarsi al viaggio, procedere, lasciarsi penetrare, sentire. Come dopo ogni viaggio, si uscirà da questo cammino rinnovati e mutati.

Un libro bilingue (italiano – inglese), con traduzione a cura di Laura Ricci e Erika Pauli e 14 tavole pittoriche  di Salvatore Ravo (autore anche della copertina), che si può acquistare in libreria o sul sito delle edizioni La Vita Felice al costo di 20 euro.

With poems by Laura Ricci and paintings by Salvatore Ravo, this journey in verses and images moves along an itinerary of light, along the lands bordering that most ancient and thrilling vector of knowledge and trade: the sea.
The primary experience is light, then colour, sensations flanked by countless more or less cryptic allusions, pointing the way through words and images to a variety of levels of awareness. It doesn’t matter whether the reader understands everything, but as in myth and mysticism, what matters is just letting oneself go. As after any journey, at the end the reader will emerge renewed and changed.

A book in Italian and English, traslate by Laura Ricci and Erika Pauli, available in bookshops or on the website of La Vita Felice Publisher. Cost 20 euros.

Riportiamo l’introduzione al libro, alcuni poemetti e alcune immagini delle opere pittoriche di Salvatore Ravo.
Here’s the book’s introduction, some poems and some pictures of the paintings by Salvatore Ravo.

Una Via Lucis

Non è sapere di tutti che nella tradizione cattolica esiste, accanto al ben più noto rito devozionale della Via Crucis, il più gioioso cerimoniale della Via Lucis, che completa in pace e in gaudio il doloroso ciclo liturgico della Passione, ricordando e celebrando gli eventi della vita di Cristo e della Chiesa nascente dalla Resurrezione alla Pentecoste.
Sorta in tempi recenti, al fine di affermare la speranza e la positività della fede, per impulso del sacerdote salesiano don Sabino Maria Palombieri e del movimento “Testimoni del Risorto” da lui fondato, la Via Lucis ricalca la struttura liturgica e la configurazione in quattordici stazioni della dolorosa sorella, per condurre, attraverso la metafora del cammino, alla constatazione che nel disegno divino il dolore non costituisce l’approdo e la meta della vita degli umani, ma un passaggio che porta alla liberazione e alla gioia: per crucem ad lucem.
Fuori da ogni intento confessionale e tuttavia fedele a quel mistico imperativo di “amorosa costrizione” che costituisce l’imprescindibile ossatura della scrittura e, più in generale, dell’arte, questo viaggio in versi e in immagini vuole tracciare un itinerario di luce attraverso terre situate lungo la più antica e appassionante direttrice di sfida, conoscenza e scambio: il mare.
Accanto alla luce, esperienza e sensazione primaria, innumerevoli allusioni e rimandi più o meno cifrati, che potranno condurre chi legge a viaggiare nei testi e nelle immagini a vari e diversi livelli. Non importa comprendere tutto ma, come nel mito o nella mistica, l’attitudine migliore è abbandonarsi al viaggio, procedere, lasciarsi penetrare, sentire. Come dopo ogni viaggio, usciremo da questo cammino rinnovati e mutati.

A Via Lucis

Not everyone knows about the joyous Way of the Cross or Via Lucis that exists side by side with the better-known Catholic liturgical rite of the Via Crucis. The Via Lucis is a consummation in peace and exultation of Christ’s Passion and Agony, commemorating and celebrating the life of Christ and the nascent Church from the Resurrection to Pentecost.
The Via Lucis is of recent date, aimed at affirming the hope and positivism of the faith. It is due to an inspiration of the Salesian priest Father Sabino Palombieri and the movement “Witnesses of the Resurrection”, which he founded. Liturgically it is based on the model of the agonizing Via Crucis and the fourteen Stations of the Cross, in a metaphor of the journey that lead to the constatation that the experience of suffering in God’s plan is not the true end and goal of man’s life, but a passage engendering liberation and joy: per crucem ad lucem.
Far from any confessional intent, yet remaining faithful to that mystical imperative of “loving coercion”, ineluctable basis for writing and, more in general, art, this journey in verses and images moves along an itinerary of light, along the lands bordering that most ancient and thrilling vector of knowledge and trade: the sea.
The primary experience is light, a sensation flanked by countless more or less cryptic allusions, pointing the way through words and images to a variety of levels of awareness. It doesn’t matter whether the reader understands everything, but as in myth and mysticism, what matters is just letting oneself go. As after any journey, at the end the reader will emerge renewed and changed.

nella prima stazione la Scandinavia barbaglia
nella seconda stazione la Normandia brilla
nella terza stazione lumeggia la Bretagna
nella quarta stazione la Cornovaglia scintilla
nella quinta stazione balena il Portogallo
nella sesta stazione abbaglia la Provenza
nella settima stazione le terre di Partenope luccicano
nell’ottava stazione avvampa la Sicilia
nella nona stazione Malta fiammeggia
nella decima stazione riluce Rodi
nell’undicesima stazione la Turchia sfolgora
nella dodicesima stazione la Grecia sfavilla
nella tredicesima stazione rifulgono le terre d’Otranto
nella quattordicesima stazione Venezia risplende

First Station – Scandinavia scintillates
Second Station – Normandy glimmers
Third Station – Brittany glows
Fourth Station – Cornwall shines
Fifth Station – Portugal sparkles
Sixth Station – Provence bedazzles
Seventh Station – Neapolitan lands shimmer
Eighth Station – Sicily flares up
Ninth Station – Malta flames
Tenth Station – Rhodes glistens
Eleventh Station – Turkey luminesces
Twelfth Station – Greece blazes
Thirteenth Station – Lands of Otranto glitter
Fourteenth Station – Venice gleams

al castello di Kronborg a presidio della Danimarca giace Holger
Hamlet inquieto aleggia
da Helsingør salpare – per Helsingborg
attraverso l’esiguo ceruleo braccio dell’Øresund

in viaggio – per svanire per esistere
essere o non essere – questa è l’eterna domanda

 

in Kronborg castle Holger lies in defence of Danmark
Hamlet hovers restless
putting out to sea – from Helsingør – for Helsingborg
across 
the narrow cerulean Sound of Øresund

travelling – to vanish – to exist
to be or not to be – the eternal question

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6 giugno 1944 – a nuoto a scafo a lancio
guadagnano gli alleati le spiagge normanne –
Utah Omaha Gold Juno Sword – tra Cherbourg e Cabourg
la riconquista dell’Europa inizia

novemilatrecentottantasette candide croci a Colleville-sur-Mer
sul verde immacolate

 

6 June 1944 – the Allies gain footholds in Normandy
by air and sea
Utah Omaha Gold Juno Sword – Cherbourg and Cabourg
the reconquest of Europe begins

nine thousand-three hundred and eighty seven pure white crosses
in Colleville-sur-Mer on the immaculate green grass

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nella rada dei pirati – nella baia delle incursioni corsare
sulla costa di smeraldo
orgogliosa di bastioni e torri – fiorente di fortune marinare
di mura cinta Saint-Malo

dalla guerra dei Cent’anni preservata – fiera di pietra
inespugnata per Vauban

 

on the pirates cove – on the bay of corsair raids
on the Emerald Coast
daunting bastions and towers – thriving maritime commerce
the citadel of Saint-Malo

untouched by the Hundred Years’ War – proud stones
unconquered thanks to the fortifications of Vauban

Salvatore Ravo Nitido sguardo
Salvatore Ravo
Nitido sguardo
Salvatore Ravo Sorseggiando percorsi
Salvatore Ravo
Sorseggiando percorsi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

nessun indugio nessuna sosta
sull’azzurro abbacinante sentiero di Lizard Point
di cala in cala decisi – estasi ebbra di api
nello smeraldo della carezza erbosa

crab sandwiches – glass of wine
rimiranti nel Britain’s most southerly Café

 

no lingering no pausing
on the dazzlingly blue trail of Lizard Point – resolutely
trekking from bay to bay – ecstatic buzzing bees
in the emerald green of the grass

crab sandwiches – glass of wine
rapturously gazing in Britain’s most southerly Café

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di sterminati azzurri tra pini e agavi luccica
mormora splende salato il mare
penetra la Corniche di fuoco – iodio versa
sulla collina e flussi caldi alla macchia

all’Esterel crogiola la lucertola
molli resine gocciolano inebriate di sole

 

boundless blue mid agaves and pines glitters
murmurs shimmers the salty sea
penetrates the fiery Corniche – pouring air
on the hills with hot winds flowing into the scrub

lizards lazing on the Esterel Coast
flaccid resins drip drunk on the sun

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al Castello d’Aragona pietre ruderi – dal terrazzo dell’Immacolata
inghiotte l’infinito – luccica il mare
da Ischia Ponte a Sant’Anna – verso Epomeo
cielo turchino sovrasta

vide saccheggi sangue battaglie
Visigoti Vandali Ostrogoti Arabi Normanni Svevi

 

the Castle of Aragona ruins stones – engulfed by infinity
from the terrace of the Immacolata – the glittering sea
from Ischia Ponte to St. Anna – towards Mount Epomeo
deep blue the overtowering sky

survived sacks battles massacres
Visigoths Vandals Ostrogoths Arabs Normans Swabians

Salvatore Ravo Sospiro di mare
Salvatore Ravo
Sospiro di mare
Salvatore Ravo Sentiero del sole
Salvatore Ravo
Sentiero del sole

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ringhia Scilla dalla gelosa Circe mostro resa – inghiotte
sputa vorticose acque Cariddi – nessuno
osi oltrepassare lo stretto – risucchianti abissi
solo lo scaltro Odisseo riuscì

a fondo a galla – nella glauca spumosa deriva
nella sfida a rischiosi mugghianti flutti

 

Scylla snarls – transformed into a monster by jealous Circe
Charybdis swallows spits forth the waters – no one
only Odysseus astute
dares pass the Straits – lethal whirlpools

sinking floating – in the blue foaming drift
challenging perilous foaming waves

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nessun mare impasta più tavolozze di azzurri
nessun alveo accoglie tante insulari gemme –
nominato dalla dimenticanza di un figlio e dal dolore
nei flutti suicida del padre re – Egeo

con nere vele partì Teseo per sfidare il mostro
pazzo di Arianna non issò – vincitore – la bianca

 

no other sea has so many hues in its range of blues
no other waters contain so many insular gems –
named for king Aegeus who threw himself into the sea
in desperation believing he had lost his son

the sail was black when Theseus set out to challenge the Minotaur
upon returning victorious he forgot to change it to white

**************
né patriarchi né dogi sfuggirono di Venezia
ai bubboni – a rovinose purulente pesti
candida Santa Maria della Salute
di bianco e ocra la Chiesa del Redentore

tra Spinalonga e Punta da Màr – alla Dogana
la sferza della Fortuna ruota Occasio

 

neither Patriarchs nor Doges escaped
the painful purulent swellings of the Bubonic Plague
the white basilica of Santa Maria della Salute
ochre and ivory the church of the Redentore

mid Spinalonga and Punta da Màr – weathervane
on the Dogana tower turns fickle Fortune in the wind

Salvatore Ravo Oriente e Occidente
Salvatore Ravo
Oriente e Occidente
Salvatore Ravo Il viaggiatore e la luce
Salvatore Ravo
Il viaggiatore e la luce